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Confucius

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lundi 1 juin 2009

Bled El Ward Ville des Roses City Of Roses città dei fiori

Economie- méga projets Bled El Ward ou Ville des Roses Coût du projet 10 milliards de dollars




Le groupe émirati El Maabar va investir, sur 20 ans, plus de 10 milliards de dollars pour assainir, d’abord, la Sebkha de l’Ariana et pour réaliser, ensuite, aux alentours toute une nouvelle ville moderne.

Baptisé «Bled El Ward» (ville des roses), allusion à l’ex-appellation de la ville de l’Ariana réputée pour être une ville particulièrement fleurie et pour sa manifestation annuelle «la fête des roses», le projet a été présenté, lundi 4 février 2008, au président de la république.









Dans une conférence de presse tenue, mardi 5 février 2008, à Gammarth, M. Youssef Nouis, administrateur délégué du Groupe émirati Al Maabar International, la nouvelle ville sera un projet unique en son genre au sud de la Méditerranée. Il comprendra des résidences, un quartier d’affaires, une plateforme santé et bien-être, une cité médicale, l’aménagement de canaux d’eau sur 50 km à l’instar de ceux d’Amsterdam ou de Venise, des hôtels, un centre commercial et de loisirs, un complexe sportif, une Marina, des terrains de golf et sanitaire aussi bien que des équipements touristiques. Le projet de Bab Elward devra respecter entièrement la qualité de l'environnement naturel et préserver la valeur écologique de la terre à Tunis, la Tunisie.


Après avoir conclu, au mois de décembre 2007, un mémorandum d’entente avec le gouvernement tunisien, le groupe Al Maabar va entamer, incessamment, les études de faisabilité technico-économiques de ce mégaprojet.

Dans une première étape, le groupe va aménager et construire 300 hectares, et compte créer entre 8 à 10.000 emplois. Ce qui n’est pas négligeable.

Al Maabar est une copropriété des groupes promoteurs Aldar Properties, Al Qudra Real Estate, Sourouh Real Estate, Al Reem Investments et Al Reem International.

Un retour sur investissement de 20 à 25 % attendu à Bled Elward.

Youssef Al Nowais Directeur général d’Al Maabar a indiqué que «le retour-sur-investissement minimal que nous attendons de marchés comme la Libye, la Tunisie, la Jordanie ou le Qatar, est une moyenne 20 à 25 %. Dans quelques endroits c'est encore plus haut et ces chiffres sont basés sur la dû-diligence des études de faisabilité ».

Sources TAP/Africanmanager/webmanagercenter

Bled El Ward/ City Of Roses, A New $10 Billion Emirati Project In Tunisia

Emirati Al Maabar International Investments Company recently announced its plans to build one of its biggest projects in the African Continent. This project is ‘Bled El Ward’ (City Of Roses) on the northern rives of the capital Tunis, in Ariana, on a total area of 5 Thousands Hectares, with a total cost that reaches $10 Billion.

The project will result in the construction of a modern city made up with many components such as the International Health city, water channels in addition to tourist resorts, residencies, sport facilities, Golf fields, and areas for shopping, entertainments and open space.
The project derives its name from the old name of the Tunisian city, Ariana, which is known for its beautiful roses and flowers and its soft breeze.
Its design gets its name from the old architecture history. It is based on the most modernized architecture styles. Furthermore, it gives priority to the environment and nature as whole, with its sea and forests sides. It also provides 50 Km of beaches through its water channels.
The realisation of ‘Bled El Ward’ project will be on many phases. The first is ‘Diar El Fel’ zone that covers 300 hectares, 190 Hectares will be devoted to building. The development period of this project will be 5 years.
Personally, I think it is great that more Emirati companies and businesses are investing in Tunisia, it’s great for the economy, for creating jobs, for modernizing our cities and above all it’s a great example of how we as Arabs can work and succeed together when we really want to.
Sources: ArabianBusiness, Seoul Times, subzeroblue

Nasce la città di sogno : Bled El Ward / la città dei fiori













«Bled El Ward» « la città dei fiori » è l’antica denominazione de l’Ariana, uno dei tre governatorati in cui è divisa la capitale della Tunisia, Tunisi. E proprio « La città dei fiori » è il nome del progetto che sarà realizzato e si estenderà su una superficie di 5.000 ettari nei pressi della laguna di Ariana – 15 chilometri a nord di Tunisi - e con un costo di 10 miliardi di dollari, il più grande progetto realizzato in Africa.
Lo realizzerà la società di investimenti emirata « El Maabar ». Ma che cosa è questa « Città dei fiori » e come si svilupperà ? Certo non è facile immaginare una città moderna con le sue ville, i centri turistici, commerciali, sportivi, per il tempo libero e con il suo ospedale. Oltre ad un quartiere residenziale per 6.000 abitanti, infatti, il complesso comprende infrastrutture sportive, tra queste un campo di golf, centri commerciali e parchi giochi. Prevista anche la costruzione di strutture mediche destinate a migliorare l'offerta tunisina di turismo medico.
E come potevano mancare i parchi con il loro verde meraviglioso? E tutto questo, riuscendo a coniugare la modernità con la tradizione, la bellezza e l’incanto del mare tunisino e dei suoi panorami con l’avanguardia delle strutture sanitarie.
La società costruttrice utilizzerà, per la realizzazione di questa città, uno stile architettonico che ricalca quello tunisino, per far sì che il nuovo insediamento sia in sintonia con quello che è il tessuto urbano tunisino e si inserisca in modo naturale nell’ambiente. Quindi non grattaceli di acciaio e vetro così freddi e avveniristici, ma una nuova città raffinata, moderna, elegante, lussuosa e al tempo stesso ricca di quegli elementi che la rendono affascinante, con le sue ville sontuose corredate di elementi architettonici propri del patrimonio culturale tunisino.
Il progetto prevede la sistemazione di 50 Km di spiagge sotto forma di corsi d’acqua, all’interno della città stessa, e di un passaggio verso il Mediterraneo: una Venezia del Sud del Mediterraneo, luogo privilegiato per gli amanti delle crociere e un porto turistico per l’attracco degli yachts.
20 anni ci vorranno perché questo grandioso progetto possa essere completato e sarà diviso in due fasi: una prima, che prevede la costruzione di una città dello sport e la zona residenziale, sarà terminata in cinque anni; una seconda per la costruzione dei una città della salute, la prima del genere sulla riva Sud del Mediterraneo, che sarà un punto di riferimento nonché contribuirà a tenere alto il nome della Tunisia come paese di riferimento per le competenze e l’esperienza in questo campo.
Youssef Al Nowis, l’Amministratore delegato e Direttore Generale della società Al Maabar, ha annunciato che i primi studi sul rinnovamento della sebkha e il riavvicinamento al suo ambiente marino, inizieranno nel primo semestre del 2008.
D’altronde, la società Al Maabar, con un capitale di 150 miliardi di dollari, creata nel Febbraio 2007 da una delle più grandi società immobiliari di Abou Dabi, la Sama Dubai, ha il compito specifico di dare impulso alla creazione di progetti da realizzare all’estero.
Questo progetto, oltre ad avere, per la sua importanza, un forte impatto economico e sociale, costituisce anche una grande leva per l’economia nazionale. Certo sarà necessario mettere in campo un programma di formazione che permetta di avere esperti locali, al momento della domanda, in modo da limitare al massimo il ricorso ad esperti stranieri. Ci sarà bisogno di fabbriche specializzate in forniture e attrezzature con un incremento economico e di manodopera.
Quando sarà finita noi potremo ammirare una città i cui abitanti vivono in centri residenziali dotati di ogni confort, circondati da parchi immersi nel verde, attraversati da vie d’acqua che collegano la città al porto dove pigramente dondolano sull’acqua eleganti barche da turismo.
Una città la cui vocazione sarà quella di un centro internazionale d’affari, di servizi, di salute, di sport e, perché no! di tempo libero. Ma anche un polo regionale in grado di ospitare manifestazioni internazionali che troveranno tutte le caratteristiche idonee ad una reception di grande prestigio.
Ancora una volta la Tunisia si pone come un paese capace di inserirsi nel novero delle nazioni sviluppate a livello internazionale e di stare al passo con loro.
source www.ildialogomediterraneo.it

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